ENVIROMENT, SOCIAL, GOVERNANCE (ESG) nelle strategie aziendali:
settore tecnologie software – ICT & Sostenibilità.

Anche le aziende del Settore ICT – information and communication technology – sono consapevoli della necessità di integrare gli aspetti Esg nelle proprie strategie e nel proprio modello di business. Un approccio sinergico, strutturato, coerente con i valori aziendali e con il senso di fare impresa, può permettere alle aziende del comparto software di dare un contributo importante alle tematiche legate alla Sostenibilità e Responsabilità Sociale.

I clienti infatti, accanto alle valutazioni relative alla customer experience e alla qualità dei prodotti e servizi di queste società, oggi guardano anche i parametri e gli indicatori Esg prima di perfezionare le proprie scelte di acquisto. Se poi prendiamo come modello di riferimento gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile, vediamo come l’ambiente (obiettivo 13, lotta al cambiamento climatico e obiettivo 15, vita sulla terra), la sostenibilità (obiettivo 8, lavoro dignitoso e crescita economica e obiettivo 11, città e comunità sostenibili) e lo sviluppo digitale (obiettivo 9, imprese, innovazione e infrastrutture e obiettivo 12, consumo e produzione responsabili) siano fortemente interrelati tra di loro, anche in questo settore.

Un approccio sinergico e ben strutturato, coerente con i valori e con il senso di fare impresa, può permettere anche alle aziende tech di dare un contributo di valore alle tematiche Esg.

Un’azienda attenta nella gestione dell’esperienza e nel coinvolgimento dei clienti e dei propri dipendenti, sottolineerà l’impegno nei confronti dei valori etici, dell’integrazione e dell’inclusione, a cui si aggiungono il rispetto verso l’ambiente e la responsabilità sociale nella propria politica e rapporto annuale sull’impatto globale ai propri stakeholder.

LE AZIONI ETICHE

Diverse le azioni che possono essere messe in campo: dalla scelta della sede principale dell’ufficio vicina a mezzi pubblici, l’adozione di strumentazione di lavoro, a più basso consumo energetico e con possibilità di riciclo e così più rispettosa dell’ambiente, fino alle politiche di inclusione per ridurre il diversity gap, iniziando dalla composizione del consiglio di amministrazione.

Ulteriori azioni che possono considerarsi ed essere attivate proprio in questo periodo sono quelle mirate a contrastare la crisi pandemica, principalmente tramite attività di volontariato e di finanziamento a organizzazioni no profit direttamente impegnate sul campo. Infine, si può arrivare a strutturare un Comitato misto (composto da Senior Management e rappresentanze dei lavoratori) o da un Referente apicale, con un titolo esecutivo all’interno dell’azienda per le azioni riferite all’Ambiente, il Sociale e la Governance (Esg).

L’organizzazione potrà strutturarsi al fine di definire il proprio modello organizzativo partendo dai principi di governance, per esempio:

  • dotarsi di specifica forma giuridica se necessario (Società Benefit);
  • o dotarsi di sistemi di gestione qualificati per l’ambiente e il sociale (CSR e Qualità Ambientale);
  • impostare la cultura della trasparenza,
  • definire un processo decisionale che premia la responsabilizzazione e la partecipazione dei dipendenti, valorizzando la cultura dell’errore e della sperimentazione.

Colossi di lunga vita come Sap stanno integrando i fattori Esg nella loro strategia: l’azienda europea con sede a Walldorf, in Germania, ha pubblicato da poco uno studio dal programmatico titolo Improving the environment at planetary scale: a survey of business drivers and actions – migliorare l’ambiente su scala planetaria: un’indagine sui fattori e le iniziative di business – in cui esplora le azioni che le imprese stanno portando avanti per generare impatti positivi sull’ambiente e le difficoltà che stanno incontrando nell’attuazione dei loro piani. La ricerca è stata ufficialmente presentata al Sap Sustainability Summit alla fine di aprile e ha attivato il confronto tra i partecipanti su temi quali l’impatto ambientale e il cambiamento climatico, l’utilizzo di risorse limitate e il bisogno di una rendicontazione sempre più integrata.

                             Raffaella Sella

 CSR Innovation Advisor

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