Aiuti e agevolazioni da Regione Lombardia e ASL 1 indirizzati alle PMI del territorio che investono in qualità della vita dei propri collaboratori.

La definizione di aziendale ritroviamo nell’art. 2555 c.c. che sancisce: “l’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”. Ma le aziendesono anche definite socialmente: organizzazioni di uomini e mezzi finalizzate alla soddisfazione dei bisogni umani.

L’accezione sottolinea la funzione sociale di migliorare la qualità della vita delle persone e offrire l’opportunità all’impresa di essere portatrice di benessere nei confronti dei lavoratori che sono il vero punto di forza e di successo dell’organizzazione.

Io definisco il lavoratore il primo cliente dell’azienda: ovvero il cliente interno. Cosa fa un cliente interno soddisfatto? Lavora più motivato, è più collaborativo, parla bene della propria azienda, può attirare nuovi clienti.

Come soddisfare quindi i bisogni dei propri lavoratori? Non è vero che ci vogliono grandi investimenti: possono bastare anche poche misure interne, qualche regola di cura alle persone, qualche benefit (non tassato) o un programma di coinvolgimento culturale-ludico-ricreativo che sviluppi senso di benessere e considerazione delle risorse umane. A rafforzare l’azione serve poi un’adeguata comunicazione interna che crei consapevolezza dei benefici che l’impresa offre a vantaggio delle proprie persone e per il loro benessere. L’incremento del business sarà una conseguenza naturale dei processi attivati e dei modelli organizzativi adottati.

Cosa ottiene una PMI socialmente responsabile che investe in welfare aziendale? Incremento della buona reputazione, migliori performance lavorative, diminuzione di assenteismo, diminuzione dello stress lavoro correlato e malattia dei propri collaboratori, fino ad arrivare ad una significativa riduzionedegli oneri del personale.

Da anni promuovo la cultura d’impresa in questa direzione in aziende e associazioni di categoria. Le grandi aziende riescono ad investire in questo ambito che permette inoltre la valorizzazione dei brand e offre opportunità di incremento dei business attraverso appropriate campagne di comunicazione. Purtroppo proprio nelle PMI, dove il dipendente è più vicino “fisicamente” alla direzione-proprietà, queste opportunità non sono adottate: le imprese non impegnano risorse, o meglio ritengono tale approccio lontano dai propri business e di poca utilità. Il problema in realtà è di tipo culturale: poca informazione, poca possibilità di accesso a sovvenzioni e aiuti, poca percezione da parte degli imprenditori del valore reale e del ritorno d’investimento sulle azioni di welfare sussidiario, di conciliazione vita-lavoro e di adozione di buone prassi di responsabilità sociale d’impresa.

In questo periodo Regione Lombardia, attraverso ASL 1, sta per erogare dei fondi a sostegno delle politiche di welfare nelle PMI per agevolare buone pratiche nelle aziende del territorio e permettere azioni di supporto alla conciliazione dei tempi vita-lavoro-famiglia.

Questo è un buon momento per ripensare alla propria azienda: regalare ai propri dipendenti e collaboratori qualcosa per migliorare la loro vita, oggi attraverso azioni sponsorizzate dalla pubblica amministrazione con finalità di sostegno al reddito (minori costi di gestione vita/casa) con un semplice accreditamento dell’azienda al circuito locale e regionale della Conciliazione.

Le PMI che volessero attivare un percorso che le valorizzi e che permetta loro di farsi “riconoscere dalla comunità” come organizzazioni etiche e responsabili, hanno l’opportunità di approfittare proprio ora. Non ci sono investimenti strutturali o particolari sforzi economici per l’azienda che intende avvicinarsi a questo percorso etico del lavoro; solo l’attivazione di politiche, processi e azioni di sviluppo e crescita in collaborazione con il territorio: accesso a servizi di baby sitter, sportello badanti e fact totum per bisogni organizzativi di casa, accesso alle convenzioni territoriali per semplificare e conciliare i tempi lavorativi con gli impegni della famiglia e figli, servizi salva tempo quali: lavanderia, stireria, commissioni, buoni libri, ecc.

Invito gli imprenditori e le aziende del territorio interessati a contattarmi presso Alpha Network Srl (raffaella.sella@alphanet.it) oppure in AIL (Associazione Imprenditori Lombardi – www.ail.mi.it ) o presso Consorzio Distretto 33 – Sportello Bollino Etico e Responsabilità Sociale d’Impresa (www.distretto33.it).

Raffaella Sella

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